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Stanno arrivando!

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Oggi è arrivato!!

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(OFFICINA) Sospensioni - discussione generale (tecnica, modifica e regolazioni)


Pietro2

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beh, se aumenta la pressione non aiuta l'idraulica, è come se aumenta la molla...

 

Che poi, di quanto aumenta? Un gas che passa dallo stato liquido al gassoso a -195°, sicuramente acquisirà pressione portandolo alle nostre temperature, 200° di differenza fanno sicuramente qualcosa, ma da 0° a 40°...o anche 50°...

 

Secondo me usano l'azoto per tre ragioni, la prima è proprio la stabilità del gas, la seconda è la non infiammabilità e la terza è l'assenza di umidità. Gli stessi motivi che inducono i gommisti a metterlo nelle ruote.

Una gomma da auto, gonfiata con miscela di azoto a 2,5bar, scaldata di 40° aumenta di circa 0,3bar

 

:)

 

Edit: leggendo bene ciò che ha scritto Rinaldi, non si fa riferimento all'aumento di pressione dato dal riscaldamento del gas ma visto che l'olio si dilata comprimerà il gas aumentandone la pressione.

 

Ma alla fine, di quanto stiamo parlando? di quanto cresce il volume dell'olio scaldandosi di una cinquantina di gradi?

 

:)

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Sono pienamente d'accordo sulla tua spiegazione sulla scelta dell'azoto,un po' meno sul fatto che l'eventuale aumento di pressione non aiuta l'idraulica perché è come aumentare la forza della molla.Le due cose non sono direttamente collegate.

Mi spiego;se aumento il K della molla di un mono,non è detto che devo variare anche l'idraulica,l'unica differenza avvertibile sarà la seduta più alta a parità di peso ma la frenatura di est.probabilmente sarà ancora corretta,ammesso che prima lo fosse.

Perché questo! perché se carico una molla di 100kg (per dire e per semplificare di molto) questa finita la sollecitazione spingerà per 100kg per tornare alla posizione di riposo e dovrò impostare un freno di conseguenza.Ora se metto una molla più dura e applico sempre i 100 kg di carico l'unica differenza sarà che la molla affonda meno ma sempre 100 kg spingerà per tornare a riposo.Sbaglio?

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mi sembra che di questo abbiamo già parlato in passato e trovammo divergenza nel pensiero.

 

Secondo quanto ho appreso la molla spinge per la sua forza, una K100 che spinge 100kg di 10mm ha una forza minore di una K120 che spinge 100kg in 8,34mm.

 

E' vero che se metti 100kg su una K120 questa si schiaccia meno (seduta più alta) ma se si potesse togliere il peso "istantaneamente" (come se tieni la molla con un gancio e la liberi di colpo) la K120 ha più forza per tornare nella posizione iniziale, quindi servirà maggior freno in estensione.

Discorso diverso per il precarico, dove acquista maggior forza nella parte finale ma la frenatura sarà la medesima.


Edit: Non voglio creare confusione, ma divago per cercare di spiegarti il perché del mio pensiero.

 

E' lo stesso discorso della forcella "tradizionale", tu regoli l'estensione già sapendo che andrà bene solo in un determinato punto perché a causa della camera d'aria più la comprimi e maggior forza, inteso come K, avrà la forcella nel fine corsa.

 

Alla fine avrai una forcella leggermente frenata nella parte iniziale per non averla troppo sfrenata nella parte finale. :)

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Forse non ci intendiamo perché guardiamo da punti diversi.

 

Se su una molla metti 100kg è logico che, togliendo il carico, restituisce la forza che era applicata, io invece guardo dall'altra parte.

 

Proviamo a esagerare:

Prediamo una molla K100 ed una K1, ad entrambe applichiamo 100kg, la prima si comprime di 1cm, la seconda di 100cm, ritieni che necessitano della stessa frenatura in estensione? entrambe restituiscono 100kg ma con forza diversa.

 

Non trovi? :)

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Di primo acchito sembrerebbe che la differenza stia in quanti cm la restituisce,anche se all'inizio sono sempre 100 la curva sarà diversa,però nello specifico voglio fare anch'io un esempio pratico.

BMW esa;molla di serie 130kg/cm  posizione ottimale esa normal. Cambio molla per vari motivi e in base ai pesi in gioco ho 3 opzioni (veramente) k 160-k 170 e k180. Bene,qualunque molla uso la posizione idraulica ottimale è sempre normal.

Ho fatto l'esempio ESA perchè avendo le regolazioni prestabilite non esiste la possibilità di sbagliarsi di un solo clik come nelle regolazioni manuali.

Sulla moto infatti,il peso non sparisce dopo la compressione della molla,rimane sulla sella e dovrà quindi essere "alzato"dalla molla stessa,per cui se mettiamo una molla più dura si presuppone un aumento di carico sul mezzo,aumento di carico che inciderà sulla fase di distensione della molla.

Se invece di serie avessimo una molla che porta a frequenti fondocorsa,allora si se mettiamo una molla più dura dovremo aumentare il freno di ritorno,ma solo perchè la prima non ha avuto modo di immagazzinare l'intera forza del carico perchè fermata dal fondo corsa.

Ripeto,posso sbagliare,però in pratica vedo questo.

Ora,per tornare al discorso del separatore,tu cosa ne pensi?  o meglio;voi che seguite questa discussione,cosa ne pensate?

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riguardo il separatore, ho scritto che sono cose molto tecniche e non ho basi.

 

Posso fare deduzioni sulle poche conoscenze che ho.

 

Emulsione: si definisce emulsione quando un liquido, agitandolo, produce schiuma. La schiuma denota che il liquido si miscela con l'aria.

 

Detto questo, so che gli oli vengono creati utilizzando additivi anti emulsionanti, cioè che il liquido non si miscela (non trattiene) l'aria.

 

Ora, immagino un pompaggio che scuote l'olio al suo interno, non c'è aria quindi niente emulsione. Per crearla dovrò prendere qualcosa, ad esempio il pompante, che entra ed esce dall'olio creando "cavitazione", ovvero quando questo entra con velocità l'aria (azoto nel nostro caso) lo segue in scia e l'olio si richiude sopra di esso. L'aria resta al suo interno e torna a galla lentamente (dipende dalla viscosità dell'olio), naturalmente se questo movimento avviene velocissimo magari 2 volte al secondo, otterremo la schiuma di cui sopra.

 

L'azoto, misto all'olio, facilità il passaggio nelle lamelle annullandone l'efficacia.

 

Venendo al mono, se le parti in movimenti, che creano la frenatura idraulica, sono completamente immerse nell'olio dubito fortemente che si possa verificare emulsione, se non in piccolissima parte quindi ininfluente.

 

Rinaldi ha subito scritto che se montati verticali sono al pari di quelli con separatore, se orizzontali non funzionano. Deduco che da orizzontali l'olio si "sdraia" mantenendo l'azoto nella parte alta, quindi il pompante sarà immerso per metà per tutta la sua corsa generando tantissima emulsione e rendendo inefficiente il sistema.

 

Ripeto che sono deduzioni.

 

:)

[OT] Quando vado in piscina con i miei bambini, mi diverto a mettere la mano a cucchiaio, in modo che resti aria nel palmo, e facendola scorrere sul pelo d'acqua la immergo rapidamente. Senza sbatterla sulla superficie. Ottengo un botto che gli schizzi d'acqua raggiungono quasi due metri d'altezza. Cavitazione[/OT]

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Omar,ti riferivi a me per la risposta?

Quello che scrivi non le considero assolutamente boiate,anzi tutt'altro! Non sono certo in grado di dare giudizi sui pensieri altrui,anche perché probabilmente di boiate ne scrivo anch'io.E parecchie|

L'azoto se in pressione si comporta esattamente come un separatore e tiene premuto il liquido verso il basso. Un gas può mischiarsi con un liquido ( più che mischiarsi alcune bollicine di detto gas si "infilano" tra una goccia e l'altra del liquido (linguaggio non corretto ma mi aiuta a spiegarmi) in presenza della sola pressione atmosferica,poi a riposo tenderà comunque a posizionarsi in alto e quindi a disareare il liquido.

Credo sia cosi ma potrei sbagliarmi.

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bah, si, mi riferivo a te perché mi hai chiesto cosa ne pensavo ;) ma come tu stesso hai chiesto sarebbe bello vedere altri cosa pensano.

 

Però ho una considerazione da moderatore (anzi SuperModeratore  :devil: ), anche se attinenti stiamo andando OT, ok disquisire sul lavoro di Giorgio (Giotek ndr.)  ma addentrarci così sarebbe meglio farlo in apposito 3D. :)

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D'accordo.Solo una precisazione,quanto scritto da me non vuole in nessun modo criticare il lavoro altrui,meno che meno quello di Giotek che ho avuto occasione di conoscere anche se solo per telefono.

Se involontariamente l'ho fatto o posso aver indotto a pensarlo chiedo scusa.

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