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Stanno arrivando!

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Oggi è arrivato!!

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Facciamoci Due Risate


garavak

Messaggi raccomandati

  • 3 mesi dopo...

Ieri all'età di 80 anni, il COVID-19 si è portato via il mitico Chuck Norris.

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Carlos Ray "Chuck" Norris, famoso attore e praticante di arti marziali, si è spento ieri pomeriggio a casa sua, Northwood Hills in Texas. Aveva da poco compiuto 80 anni.

 

Ciononostante, dopo questo piccolo incidente della sua morte, Chuck si è rimesso e ora le sue condizioni sono ottime.

 

Il Covid-19 pare si sia messo in auto-quarantena per 14 giorni per essere stato esposto a Chuck Norris.

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  • 1 mese dopo...

Fra le numerose prove che il Motociclista sa di dover affrontare nel corso della propria esistenza, ce n'è una più insidiosa e pericolosa delle altre, ovvero il giudizio di quelli che si assembrano immancabilmente intorno alla sua moto. La curva più pericolosa per un motociclista amatoriale è quella che porta al bar del paese. No, non stiamo parlando di alcolismo, nonostante si tenda ad affrontare quell'ultima curva in modalità "a vita persa" per sottoporsi con la migliore impressione possibile al fenomeno "Tribunale dell’Inquisizione". La santa Inquisizione attende ogni Motociclista quando parcheggia il ferro per bere un caffè, soprattutto nei piccoli centri, soprattutto se pensano di conoscerti. I giudici della Dorna sono carini e coccolosi in confronto agli spietati boia che compongono la corte marziale del bar. “Guarda se si può spendere così tanti soldi per una moto del genere e non saperla guidare!” “Comprano le moto potenti e non chiudono nemmeno le gomme!” “Io con quella moto gratterei anche le orecchie di mia moglie in piega!” “Va in giro con la tuta e fa i 90 all’ora, ridicolo!” "Se sul contachilometri c'è scritto duequaranta, li hai fatti almeno i duequaranta?!" “Facile guidare con l’elettronica, ai miei tempi dovevi avere il manico!” Questi sono solo alcuni esempi delle frasi più gettonate che si sentono nelle arringhe da bar. Il problema, però, non è chi dice queste frasi, perché si capisce che le pronuncia per dare aria ai denti o perché, per sua fortuna, gli è sempre andata bene per strada. E chissà se l'hanno mai guidata, una moto... Si sa che sono le stesse persone che in pista a Misano vedrebbero più sabbia alla Quercia di un bambino ai bagni 54 di Portoverde. Il vero guaio è chi per inesperienza soccombe a queste critiche e si fa avvolgere dal mantello di vergogna del bar, senza comprendere che guidare la moto in sicurezza è ben diverso dal fare il fenomeno e portare a casa la pelle per coincidenze fortuite. Non importa la velocità, che è sempre e soltanto una eventuale conseguenza di una padronanza assoluta del mezzo e di condizioni che la permettono, non importa il grado di piega, non importa la moto che si guida. La sicurezza non è tema da bar, è tema da motociclisti seri, intelligenti e preparati. Conoscere le tecniche di guida sicura ti salva la vita in tante occasioni, ti permette di guidare tranquillo e avere completa padronanza del mezzo in ogni condizione, ti fa tornare a casa sano, salvo e divertito dal tuo giro domenicale. Ma soprattutto con la gioia di potersi dire "oggi ho guidato proprio bene!" La guida sicura non è quella che ti insegna a piegare fino al gomito, a staccare alla morte prima di una curva o uscire derapando da una chicane, quella si chiama guida sportiva e non ha nulla a che vedere con la strada.

La guida sicura è il percorso formativo che ti insegna le traiettorie giuste per non invadere l’altra corsia, a valutare le condizioni dell’asfalto, a calibrare un sorpasso, a impostare un tornante senza imprecare e tanto altro ancora.

Guidare una moto per strada non è banale, ma è facile se ti insegnano come fare! Come una prova di maturità, il Motociclista penserà a giudici improvvisati e Motociclisti da bar con un misto di compassione e indulgenza, applicando la famosa frase di Renzone da Coiano "non ti curar di loro, ma guarda e passa".

E nel gusto delle prossime pieghe, troverà tutto il sapore della propria libertà. Libertà da cliché idioti, comportamenti imbecilli, giudizi ignoranti.

 

Da "Almanacco Illustrato del Motociclista"

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3 ore fa, AD MAJORA ha scritto:

Fra le numerose prove che il Motociclista sa di dover affrontare nel corso della propria esistenza, ce n'è una più insidiosa e pericolosa delle altre, ovvero il giudizio di quelli che si assembrano immancabilmente intorno alla sua moto. ....

 

Da "Almanacco Illustrato del Motociclista"

Non male, soprattutto perché riportato da uno che chiude le gomme, gira intutato, ha l'elettronica nel polso, è andato a duequaranta, piega fino a grattare le orecchie della moglie (che intelligentemente è a casa mica sul sellino posteriore), sa staccare alla morte in ingresso, esce dalle chicane derapando ed è istruttore di guida :)

 

:eusa_dance: :imNotWorthy: :Applause: 

Modificato da omarMT01
TiNnoveDimMerda
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  • 3 settimane dopo...
  • 8 mesi dopo...
  • 7 mesi dopo...

"Il Poser"

La moto è sinonimo stesso di movimento, cambiamento, evoluzione e adeguamento ai tempi che cambiano. 
Nel momento storico in cui stiamo vivendo, oltre ai SUV che stazzano come una petroliera, ibridi perché sono mossi anche dal motore elettrico di un asciugacapelli; la chirurgia plastica che rende uomini e donne tutti esattamente uguali uno all'altra, ma anche tutti incredibilmente somiglianti alla Barbie della Mattel; le pandemie mondiali sulle quali i dati statistici, invece che diventare decisivi nell'aiutare a contenere i contagi e prevenire il diffondere della malattia si trasformano in un balletto di contraddizioni sulle quali ognuno si sente libero di dire la propria opinione; oltre a tutte queste meraviglie, il nostro momento storico è sicuramente caratterizzato dalla presenza dei social network.
Sui social, nuovi e incredibili fenotipi umani trovano spazio per nascere, sbocciare, diffondersi e anche il mondo del Motociclista si è arricchito di nuovi personaggi, più o meno utili. Fra questi, troviamo sicuramente il Poser!
Il Poser è colui che non importa dove va, se ci è andato davvero, se è uscito anche solo per pochissimo tempo, se ha partecipato veramente a un evento o se ha fatto solo i primi cinque minuti e poi si è ritirato in trattoria per raggiungere tutti all'arrivo, se ha preso davvero la moto per arrivare sul Passo di montagna con la neve per parcheggiarla come se stesse ancora con le ruote metà dentro (e comunque ci auguriamo tutti che poi l'abbia anche lavata bene, per non trovarsela mangiata dal sale); il Poser ha sempre un amico a portata di mano, un passante, un bastoncino per il selfie per farsi la foto quando esce in moto, e non torna a casa se non può caricarne almeno una decina, buone, dopo ogni uscita.  
Il Poser Motociclista è uno dei più efficaci, dal punto di vista della potenza evocativa dell'immagine, perché pochi altri oggetti come la moto sono così evocativi e attraenti anche da fermi, figuriamoci se portata dal suo pilota, abile a raggiungere luoghi impervi o immerso tipo Big Jim in una location che richiama alla mente di chi guarda la foto sul social concetti come azione, sfida, pericolo, libertà, viaggio, esplorazione, conoscenza del territorio e sicurezza nell'affrontare l'avventura. Tutte sensazioni che un bravo Poser sa evocare in un'immagine, in uno scatto, anche se come quasi chiunque carichi delle foto sul suo profilo personale non è un professionista, ma ugualmente riesce a catturare anche l'attenzione di Case che producono accessori, abbigliamento, parti di consumo per la moto tanto da divenire dei partner tecnici del Poser. In questi casi, il Poser potrà essere additato come “Marchettaro” perché non la finirà più di farsi foto insieme, di volta in volta, allo stivale, alla tuta, alla gomma e via dicendo, aggiungendo a ogni post degli ashtag dedicati, come tante bandierine della conquista della fiducia di un'azienda, che dal canto suo magari gli ha regalato un portachiavi.
In genere però, il Poser ha soltanto necessità di quella che in psicologia sociale si chiama “conferma della proiezione di autoimmagine”, ovvero si deve garbare. Per fare questo e ottenere un bello scatto mentre cerca di derapare col posteriore sul brecciato o si spara su un tornante grattando le saponette sulla Futa, spesso rischia la vita, magari ripetendo decine di volte il passaggio mentre la fidanzata o l'amico paziente ripete tristemente “guarda che non ti viene mica bene” e il Poser s'incazza, perché ha una fidanzata-amico buoni a nulla e incapaci di scattare nel momento in cui invece, ha sentito che stava per perdersi il posteriore per la tangente.
In genere, però, le foto del Poser, che per definizione sta in posa, quindi fermo (o riesce a fare foto da fermo che sembra in movimento, ma in questo caso è veramente un'artista), somigliano a quel ballo ridicolo proposto dal genio di Madonna (la cantante) a inizio anni '90, il “Vogue”, in cui non si doveva ballare davvero ma mettersi in posa al centro della pista. Ogni tanto arrivava quello carico come una sveglia che andava a dargli delle pizze sul coppino, al bischero fermo come un manichino in mezzo all'Happyland, ma questa è un'altra storia.
Una delle regole principali del Poser è “mai guardare la fotocamera”: lui ha parcheggiato nel punto più figo, sulla scogliera a picco sul mare, sul cocuzzolo, in prossimità del monumento, in mezzo a una pozza di fango, su un lastrone di pietra nel bosco o con la moto a cavallo di un monte di terra, spanciata come un'otaria sulla spiaggia ma è stato del tutto casuale e lui neanche si era accorto che qualcuno gli faceva una foto.
La foto sullo sterrato vale doppio, anche, anzi meglio, con una superbike da pista, perché comunque se vai sullo sterrato sei uno che con la moto ci fai davvero quello che vuoi, come Vale sul cavatappi a Laguna Seca.  Magari è fatta appena fuori dalla carreggiata ma, il Poser lo sa, è tutta una questione di prospettiva.
Altra regola d'oro è tenere il telefono in orizzontale, mai dritto come quei deficienti incapaci di sdraiare un telefono, e poi magari vendono il video di uno scoop alla TV in cui si vede solo una striscia verticale, anche perché la visione umana si svolge su una linea orizzontale, una moto lo stesso, così come l'orizzonte che il Poser ama tanto indicare, quando è “sorpreso” di spalle col dito puntato verso il panorama.
É questa in effetti la massima espressione del Poser, che spesso ama sbracciarsi verso una direzione non ben definita davanti a sé come a dire “Noi andremo là” oppure “voglio assolutamente conquistare quel territorio inesplorato” o ancora “guarda la vastità del ***** che me ne frega se la tua moto ha più cavalli, visto che non sai mai neanche dove andarci”. 
Il Poser indica l'infinito e ha tutte le risposte.

 

cit. AIDM

 

Sorrido, ma rifletto sull'impatto dei social sulle comunità come la nostra 🙄😷

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  • 2 settimane dopo...
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