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Stanno arrivando!

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Oggi è arrivato!!

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Slash88

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  1. Moto venduta, si può chiudere. Grazie.
  2. Slash88

    (MT 07) Vendo YAMAHA MT 07 ABS 2016

    Vendo per cambio tipologia moto Yamaha MT07 ABS (MT-07): 5200 euro Unico proprietario, immatricolata 7/2016 15000 Km Tagliandata a 1000 e 10000 km come da libretto presso officina ufficiale Yamaha @Cesena Pulizia e ingrassaggio catena ogni 500 km Rimessaggio invernale in garage Pneumatici Bridgestone S21, montati a 11500 km Portatarga sport Yamaha e frecce anteriori e posteriori sport Yamaha (led) (fornisco tutti i componenti originali) Sospensioni modificate, modifica by Gioteck in data Maggio 2017 @Firenze possibilità di vendita moto con scarico SC project S1 (con certificato omologazione emissioni sonore) prezzo con scarico 5600 Euro Moto disponibile presso la mia abitazione (zona Cesena FC) Prezzi leggermente trattabili No permute NO PERDITEMPO
  3. Ieri giretto di 300 km per l'appennino tosco-romagnolo, con le S21. Premetto che la mt07 è la mia prima moto, su cui ho guidato per 10000 km con le bt023 di primo equipaggiamento. Con le S21 le sensazioni sono davvero diverse. L'anteriore è solido e davvero comunicativo. Lo senti sempre attaccato alla strada e questo ti rende confidente ad entrare in curva più forte e ancora attaccato ai freni. Il posteriore idem, mai andato in crisi e sempre sincero come sensazioni. Inizialmente ho dovuto abituarmi, in quanto la prima parte di piega è più veloce, per poi invece diventare progressiva e facilmente controllabile. Non so se queste possono essere delle sensazioni comuni a tutti i pneumatici di categoria superiori alle bt023 (tipo s21, rosso Diablo 3 o m7rr), ma sicuramente posso affermare che la moto è davvero cambiata. Per ora sono davvero soddisfatto!
  4. Appena montato sulla mia MT07 un treno di Bridgestone S21. Le bt023 di primo equipaggiamento già verso i 9000 km hanno cominciato a cedere e a scivolare. Specialmente l'anteriore dava molto meno feeling. Le ho cambiate a 10300 km. Con le S21 ho appena fatto 20 km per tornare a casa, quasi tutti dritti. Questo weekend dovrei riuscire a fare un giretto per le colline. Avrò modo di rodarle e capirle. Vi dirò le mie impressioni.
  5. Grazie! Spero che questo week end il lavoro e il meteo mi permettano di fare un'uscita con tutta la compagnia. Così avrò ulteriore conferma delle sensazioni avute!
  6. Ciao a tutti, sono entrato anche io nel gruppo dei fortunati possessori di MT07 elaborate da Giotek. Sono venuto a conoscenza di Giorgio e delle sue modifiche dalle pagine di questo forum, che seguo con costanza seppur senza scrivere. Ma torniamo a noi. Qualche settimana fa chiamo Giorgio per prendere appuntamento per la mia MT07 2016 e fissiamo l’incontro per ieri, 5 Maggio. Parto dalla mia Romagna e arrivo in Toscana scalando il passo del Muraglione, con temperature basse e asfalto bagnato dalla pioggia della sera prima. Verso le 10 arrivo nel luogo di incontro riferitomi da Giorgio. Uno squillo al suo cellulare ed eccolo pronto a ricevermi presso la sua officina/laboratorio. Non posso far altro che confermare quanto detto da tutti voi che siete già passati prima di me, riguardo alla cordialità e disponibilità di Giorgio. Persona davvero gentile, ma soprattutto preparata, appassionata e competente. Ogni dettaglio, attrezzo, elemento etc. della sua officina fa capire che da anni fa questo mestiere, che conosce tutti i procedimenti di smontaggio/montaggio, ha una soluzione e un trucco per tutto. In poche parole un artigiano davvero competente. Mi spiega cosa andrà a fare: modifica del mono, modificando il pistone della mia moto ma utilizzando un cilindro precedentemente modificato (con valvola conica per caricare l’azoto ad alta pressione) e un nuovo stelo con il famoso piedino distanziatore. Per poi passare alle forcelle, modificando l’idraulica in estensione e compressione e variando il livello e la tipologia dell’olio. Ma andiamo per gradi, partendo dal mono. Dopo aver messo in sicurezza la moto sollevandola e scaricando la ruota posteriore, passa a smontare l’ammortizzatore. Lo smonta nei suoi componenti andando ad eliminare la ribattitura che blocca il dado che ferma i vari elementi e lamelle sullo stelo (che ricordo essere quello modificato in precedenza con il piedino più alto). Ricompone il tutto andando a modificare il pacco lamellare inserendo nuove lamelle di diametro diverso ed inferiore a quelle esistenti, creando così il pacco piramidale. Rimonta il tutto con nuovo olio e caricando l’ammortizzatore ad una pressione ben più alta di quella iniziale. Il tutto viene messo sulla mia moto. Facciamo una prima prova di come si comporta la moto: più sostenuta, accompagna le “culate” smorzandole con progressione così come il ritorno a riposo. Mi spiega che il mono così modificato va a variare la risposta della sospensione, ovvero più “leggero” nella prima parte di corsa e più sostenuto man mano che la sollecitazione Incrementa. Chiedo qualche spiegazione sul “piedino” e su quello che mi devo aspettare. Sintetizza in 3 cose: nuovo link della sospensione (ovvero quanto appena detto), aumento dell’altezza del posteriore della moto con conseguente variazione dell’assetto della moto, ora più carica sull’anteriore e solida/precisa in piega, e infine la possibilità di avere un minimo di sag negativo (cosa che durante il ritorno a casa avrò modo di constatare). Si passa ora alle forcelle. Smonta tutto l’avantreno per liberare i due steli. Fa delle prove di affondamento, segnando le varie misure e spiegandomi che la forcella anche a “a mano” arriva a battuta sul tampone di fine corsa, il che significa che nelle staccate forti la forcella è a pacco e nel caso che ci fosse una buca in traiettoria, il colpo non sarebbe più assorbito da niente, se non dal pneumatico con relativi rischi di caduta. Va a modificare tutta l’idraulica del sistema, flauti e olio. Mi spiega che i fori dei flauti, sia quelli di compressione che quelli di estensioni, sono di diametro troppo grande, non andando così a generare una sufficiente resistenza al passaggio dell’olio, per questo la forcella è così sfrenata in entrambi le fasi. Per rimediare, va ad installare dei regolatori di flusso da lui realizzati al tornio (questo per la compressione) e va a chiudere i fori di estensione saldandoli al castolin e creandone dei nuovi di diametro ben più piccolo. In questa maniera la forcella avrà un vero effetto idraulico, cosa che prima non accadeva. Per finire rimonta il tutto andando a cambiare olio e aumentandone il livello. Rifà le prove di affondamento manuale e mi mostra come ora siamo ben lontani dal fine corsa. Installa poi il tutto sulla mia motina. Siamo pronti per il “giro del *****”. Avanti indietro per la via prendendo buche, tombini, passaggi ferroviari e frenando con decisione, anche in piega. Ora la moto risponde alle asperità della strada, copre gli avvallamenti, non è più secca e ruvida. Ma soprattutto non scalcia via il pilota. Le frenate sono più controllate, la forcella non affonda completamente al primo accenno di pinzata, ma è sostenuta e non si perde l’assetto appena si chiude il gas. Torno in officina, gli racconto le mie impressioni, soddisfatto. Scambiamo due parole, ci salutiamo e appena pronto riparto direzione Romagna. Il navigatore mi “regala” un bel giro per le strade cittadine di Firenze, dove ho modo di rendermi ancora più conto delle prime sensazioni. Buche e tombini non sono più un problema, le frenate brusche per i cambi di direzioni delle auto davanti non sono più fonte di spaventi e rischi. Ma quando arrivo alla salita del passo del Muraglione (lato toscano) comincia la vera prova del 9. Si scala qualche marcia e inizio a macinare curva dopo curva, con ritmo sempre più serrato, cercando di decifrare il nuovo comportamento della moto. Scopro che la moto non è stata stravolta, o meglio, snaturata. Non fraintendete queste parole, il lavoro ha dato dei risultati pazzeschi, in ogni frangente, e sono risultati che si percepiscono immediatamente, alla prima salita in sella e alla prima curva anche a bassa velocità. Ma le caratteristiche di vivacità, agilità e reattività della MT07 sono ancora tutte presenti, anzi, enfatizzate al massimo, ma sono soprattutto condite con sensazioni di solidità, precisione ed efficacia, ovvero sicurezza e confidenza. La moto ora non è solo divertentissima da guidare, ma la oserei dire “matura”. Quello che avvertivo con la moto di serie era un senso di instabilità a centro curva, in percorrenza. Non si poteva chiudere la traiettoria se la curva lo richiedeva. Ora invece è stabile in percorrenza e puoi buttarla giù a piacimento se vuoi stringere la traiettoria per prendere la corda. Credo sia per questo che già alcuni id voi hanno scritto che si “piega” di più. Questa solidità e precisione si traduce in cambi di direzione rapidi ed emozionanti, destra sinistra rapidi e divertenti. La forcella ti dice che l’anteriore c’è ed è piantato a terra, l’asfalto non fa paura e così l’ingresso in curva è più veloce e “solido”. Frenare in piega ora si può (nel limite del possibile). Staccare forte idem, non si va lunghi. Solo l’ABS forse ora si dimostra un po invasivo. E poi il posteriore. Adesso ci siamo. Oltre al fatto che non scalcia più sugli avvallamenti e non ti catapulta via, con il lavoro di Giorgio è davvero solido. Puoi aprire il gas in uscita della curva o del tornante e la moto non si siede. Scarica la potenza a terra e non si scompone alleggerendo eccessivamente l’anteriore. Ma la cosa che più mi ha impressionato è come riesce a coprire l’andamento dell’asfalto. Le ondulazioni non ti fanno perdere grip/controllo/spinta/padronanza. Una cosa che la moto di serie trasmetteva era quella sensazione di sollevarsi da terra perdendo spinta una volta presa una cunetta. Ora invece la ruota è sempre ben in contato con la strada, spinge sempre. E questo io personalmente (e Giorgio mi correggerà se sbaglio) lo imputo al sag negativo che la sospensione ora offre. Ho macinato le curve del Muraglione e del passo cento forche per poi ridurmi a casa davvero soddisfatto. Ottimo lavoro, davvero soldi ben spesi. E sono onorato di aver visto Giorgio al lavoro, facendomi spiegare il funzionamento delle sospensioni e dei relativi componenti. Un artigiano davvero maestro del suo mestiere. Credo che la moto ora sia davvero perfetta, perfetta per il tipo di moto per cui è nata. Equilibrata e matura. Non dico che ora è una super sportiva o una touring, è semplicemente una naked con un gran motore e con una ciclistica che diverte. Giorgio, davvero, grazie mille! (se ho scritto qualche inesattezza tecnica, correggetemi pure)
  7. Slash88

    Ciao a tutti

    Ciao a tutti, sono Sebastiano, 29 anni, e scrivo da Cesena. Sono possessore da luglio scorso di una MT07, la mia prima moto. Vi leggo da diverso tempo ma era ora di presentarsi, anche per condividere con voi il mio ultimo "investimento", ovvero la "cura" Giotek Ancora un saluto a tutti e grazie per tutto quello che mi avete insegnato e insegnerete!
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