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ascaniosobrero

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Risposte pubblicato da ascaniosobrero

  1. Per i collettori puoi provare una sorta di brunitura. Anziché, ovviamente, immergere il metallo arroventato in olio, ungi bene i collettori e fai un po' di strada per surriscaldarli. E riaggiungi olio. Non sarà perfetto, ma io sulla 03 avevo fatto così e il risultato non era male.

     

    A.

     

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  2. Buondì. Non ho trovato precedenti discussioni sull'argomento (magari ci sono, ma non le ho trovate), per cui ne inizio una.

    Sulla MT-03 che avevo, mettere i nottolini per il carrellino alzamoto è stato un attimo. Su questa (m.y. 2019) sembra non sia possibile: sul mozzo posteriore non ci sono filettature e non c'è modo di metterle. Il mio meccanico proponeva due fori filettati a fianco, ma sembra non sia possibile.

    Che non si possano proprio mettere mi sembra strano.

    Qualcuno ha avuto lo stesso problema e lo ha risolto?

     

    A.

     

  3. Ho avuto la MT-03 per qualche anno, e ne sono stato contentissimo. MA: è un frullatore, cioè (da buon monocilindico) vibra molto e se fai un po' di strada te ne accorgi. Dopo circa 150 km perdevo sensibilità alle mani, per intendersi. In città molto bene, perché maneggevolissima e la durezza del monocilindrico la tratti con un po' di frizione.

    Però sono poi passato ad una MT-07, e ti confesso che già un bicilindrico (prima ero abituato ai 4 della Honda) è un altro mondo. Maneggevolissima, ottimo motore, poche vibrazioni, per niente intimidatoria.

    Ci farei un pensierino.

     

    A.

     

  4. Francamente non ci trovo niente che indichi la necessità del faro singolo. Anzi, "Quando vi sono due proiettori...". Come del resto hanno le auto. E non ci sono indicazioni che i due proiettori debbano essere ad una certa distanza fra loro, o che "ciclomotori e motoveicoli" (ignoriamo i velocipedi, che tanto non ne hanno mai neanche uno) debbano averne uno solo.

    Che interpretazione è che uno debba stare spento?

     

    A.

     

  5. Soluzione attuale: Telepass aveva una promozione per cui ti regalavano un secondo apparecchio (mi pare proprio per la moto) se avevi un contratto con due targhe.

    Anche se lo dovessi pagare credo costerebbe meno che comprare un qualsiasi supporto. Quelli attuali, tra l'altro, sono veramente minuscoli. Ho attaccato (ha il biadesivo) il supporto a slitta sul bordo superiore del display e inserisco il transponder quando so di dover passare da un casello. Poi semplicemente lo sfilo.

    Prima non lo portavo neanche dietro, dato che i caselli che lo prevedono (hanno moto/motociclista dipinti sulla corsia) hanno la sbarra corta proprio per far passare lateralmente una moto. Se la targa è registrata ti fanno l'addebito normalmente.

     

    A.

     

  6. Va verificato che Arduino nano sia sufficiente: ha il pregio di essere più piccolo e non hai bisogno di tanti ingressi/uscite. I prezzi sono più o meno gli stessi, è solo questione di ingombro.

    Come sensore in realtà puoi usare anche quelli accelerometrici, perché danno comunque l'informazione di inclinazione. Altra cosa che forse è preoccupazione eccessiva, ma meglio verificarlo prima che dopo: una volta che tutto è montato e alimentato controllare se scalda troppo. Alle volte questi attrezzi vanno su di temperatura, e non è detto che l'alloggiamento che li ospita gradisca. Cosa che comunque vedi nel giro di un minuto o meno.

    Se guardi in giro quasi sicuramente trovi progetti di inclinometro già fatti, anche come sketch (cioè il programma da caricare sull'Arduino). Magari non per comandare relé, ma quella è la parte più semplice.

     

    A.

     

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