Bando alle ciance: al Dolomiti Ride Yamaha ho avuto modo di accompagnare alcunii gruppi nei test ride e ho usato moto della gamma MT. Noi si usava le due moto che non erano prenotate quindi ogni giro di 15 km si cambiava moto: 07, 09, 09SP a turno, salvo la 10 che era sempre in overbooking. Poi ho usato anche la SCR950 (per me la più bella in prova ma un chiodo), la FJR1200 con cambio sequenziale (sorprendentemnente leggera) e un T-Max 530 (sì, lo so, avevo scritto "moto" ma è capitato anche questo...)
Ma il clou del w.e. è stata prova della Niken che avevo prenotato come normale utente. Dopo un briefing di ca. 30' ci hanno assegnato le moto, l'apripista per l'occasione era Marco Belli (ditraversoschool) su un Tenerè 1200 e mi è andata bene perché si è messo camminare a passo non propriamente turistico, molto più svelto di quello che facevo io quando toccava a me fare l'apripista dei demo ride. Il giro era di ca 27 km, metà dei quali sulla strada che già avevo fatto durante i demo ride, quindi ho avuto modo di prendere confidenza con la Niken su strade ben note. A metà giro c'era una sosta per scambiarsi opinioni e impressioni e poi via di nuovo verso Molveno dove c'era un debriefing con chi ci aveva illustrato le caratteristiche della moto.
Veniamo al dunque: le premesse della presentazione erano tutte veritiere, ossia grande sicurezza trasmessa dall'anteriore, indifferenza alle sconnessioini dell'asfalto, ottima discesa in piega ma... anche un comportamento tutto suo. Ossia avantreno piantato ma posteriore in confronto leggerino, grande stabilità in staccata sull'anteriore ma con il retrotreno piuttosto scarico. Se avessi guidato al buio senza sapere che moto stavo cavalcando avrei pensato a una gomma anteriore molto "confidenziale" ma quella dietro un po "leggera" di grip. Anche l'entrata incurva con il freni in mano o il pinzare in piega non ha creato alcuno scompenso.
La grande differenza però è la gestione della piega, che dividerei in due momenti: il primo nell'impostazione della curva dove paragono il comportamento della Niken ad una moto con una gomma dal profilo rotondo, con una discesa in piega progressiva, cioè in tutte quelle fasi ad andatura normale o in città. Però quando si alza il ritmo o ci si trova tra i tornati il comportamento cambia: il seguito della piega diventa repentino, non è che "cade" dentro la curva, ma comunque scende velocemente al punto che in un paio di tornanti ampi mi sono trovato con lo specchietto che pelava il paracarro di plastica a bordo asfalto con conseguente necessità di un repentino richiamo della moto per non finire sul prato interno alla curva. Anche i una curva ampia e veloce mi sono trovato ad rialzare la moto per non chiudere troppo la curva.
In buona sostanza, la Niken si comporta grosso modo come una moto ma soprattutto quando se ne scende e si risale su una moto "normale" bisogna resettare le abitudini.
La comprerei (15K cocuzze a parte)? Io non ora, anche se la moto è a posto, ma non ho capito l'uso alla quale è destinata, per ora mi sembra un lancio mondiale per chi vuole le novità ed essere "up-to-date" ma oggi sembra una moto buona per tutto e per nulla.
A chi è rivolta questa moto? Secondo me e anche altri con i quali mi sono confrontato, il marketing Yamaha punta a fare accettare agli attuali motociclisti la nuova Nikern per il suo reale valore tecnico, che è altissimo, infatti ci hanno parlato di "divertimento con maggiore sicurezza" che ricorda un po' il motto della nostra MT Riding School che è "divertimento in sicurezza". Ma una volta sdoganata, il vero target della Niken sarà il non motociclista, chi approccia la moto per la prima volta oppure di ritorno. Non dimentichiamo che il mercato delle moto soffre da anni la mancanza del ricambio, ossia dei giovani che approcciano la moto come evoluzione dal 50, 125, ecc. come ai vecchi tempi e questo è il motivo per il quale i motociclisti di ritorno o nuovi dopo i 40 si comprano moto spesso anche sopra le loro capacità. Se gli scooter a tre ruote (Piaggio e Yamaha soprattutto) hanno portato alla mobilità urbana su due ruote chi non avrebbe mai pensato allo scooter per muoversi, può essere che la Niken porti alle moto chi non ha l'esperienza necessaria per un mezzo instabile, scomodo e potenzialmete pericoloso come la moto.
In conclusione: BRAVA YAMAHA, grande capacaità tecnica e grande coraggio, come sempre all'avanguardia e apripista, con tutto quello che ne consegue.
P.s.: il venerdì è piovuto piuttosto forte e con le strade bagnate due tester ospiti, probabilmente gionalisti, si sono stesi dando troppo gas e fidandosi della sicurezza trasmessa dall'avantreno e gli è partito il posteriore. Morale: la Niken trasmette molta sicurezza, ma è pur sempre una moto.
P.p.s.: per essere brutta è propio brutta.