Leggo con piacere tutti i commenti che precedono il mio. Come ho detto sabato sera, questa edizione dell'MT Dolomiti Ride ha avuto un numero di partecipanti superiore ad ogni altra edizione passata: il nostro Club sta crescendo e, con una punta di orgoglio, aggiungo che il nostro modo di essere incontra il favore di molti.
Mi sento quindi di dare un giudizio molto positivo a questa edizione, anche se come ogni umana cosa c'è sempre un margine di miglioramento. Ho avuto modo di ascoltare alcuni suggerimenti quindi su quello che potremo migliorare nelle prossime edizioni e nei prossimi eventi elo condividerò con chi si occupa di organizzare le nostre uscite.
Premesso che muoversi in grupppo oltre le 8/10 persone diventa estenuante per i tempi di sosta per benzina, sigaretta, caffè, pipì, foto, ecc. (quest'anno eravamo oltre 30), con il traffico delle Dolomiti diventa pure pericoloso con pulmann, ciclisti, podisti, colonne d'auto in raduno come Porsche GT, d'epoca, Ferrari, Fiat 500, ecc... Pensare di districarsi in mezzo a questa bolgia in gruppo di 30 moto non è pensabile, a meno che non si viaggi alla velocità dei camper e delle autocorriere
Per un disguido Modelero e Prof, arrivati al Giau in autonomia, non hanno ricevuto la cartina del percorso, che è disgneta in modo da permettere a tutti di fare lo stesso percorso anche in autonomia o in piccoli gruppi spontanei, adeguando l'andatura alle proprie voglie o capacità, fermo restando che in alcuni punti ci si ritrova tutti insieme, come al Giau e al lago di Misurina, oltre che sui alcuni passi.
Al briefing della mattina, dopo la distribuzione delle cartine del percorso, era stato specificato come si sarebbe svolto il giro e dove ci saremmo ritrovati. In alcune edizioni passate, sulla cartina avevamo inserito anche delle strade alternative, per tagliare il giro in modo da riacchiappare gli altri in caso di ritardi, stanchezza, contrattempi, brutto tempo, ecc. Vedremo di riproporre questa modalità anche in futuro.
Quindi non ci resta che pensare all'edizione 2018, la numero 8