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WOW WOW WOW
Auguri al mio compagno di anzianità
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vai JackRoadsitalia89 vai
sei il migliore
a La Spezia mi saluti il mitico Remo Costa
pugile e motociclista
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Jack, come hai letto io sono solo dubbioso, non certo per cui .....
quanto al fatto che vendono 1/mld di scarichi ...... anche la VW-audi vendeva le macchine alterate in USA ed in UE e non è detto che non lo siano anche le fiat
la normativa è un po' criptica e loro ci sguazzano (il loro è inteso per tutti i produttori)
rimane il fatto che ora sei più informato per confezionare bene la supercazzola
io giro con l'akra senza dbkiller perché eventualmente mi sentono arrivare
meglio la multa che altro .......
Vai JacK vai come un tuono
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io ho sempre dormito sonni tranquilli e mi sono goduto gli scarichi roads fin quando ho avuto la MT03
pero' .....
mi duole per loro ma non è come la dicono così facile
non stiamo sulla playstation ma stiamo a provare con il fonometro la prova rumore che certo non dipende dal disegno ma da ben altro
lo stesso dicansi per ciò che riguarda l'estensione
l'estension riguarda i capelli e non la lista delle moto adatte a quello scarico
tant'è vero che non si tratta di un nuovo provvedimento datato 2013 per la moto costuita nel 2013 ma di un provvedimento di omologazione del 2009 per una moto del 2013 (esteso???)
Nè è prova della legittimità di quanto asserito il poter vendere scarichi al'estero e men che meno dove è valido il TUV (perché in Italia non è valido???)
Siamo in Europa e valgono le regole europee anche in germania
In particolare questo passaggio se lo legge l'avvocato della Roadsitalia li chiude tutti nel bagno e butta la chiave. .....
Un omologazione generica al quale vengono consegnati i disegni del silenziatore e il suddetto viene sottoposto alle prove di rumore, di durata e delle emissioni se necessarioViene rilasciato un omologazione e un certificato con la direttiva richiestail secondo step è quello di che moto vogliamo omologare, vogliamo omologare un mt 010 2017, contattiamo la motorizzazione, proviamo sempre un silenziatore con le stesse quote e loro ci rilasciano un ESTENSIONE che per comodità nostra viene inserita nel primo certificato rilasciato -
sulle emissioni non c'è dubbio
sul rumore qualcuno ce l'ho
anche perché li montavo
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Nel 2009 e nel 2010 si approva l'omologazione per lo scarico della moto che verrà prodotta dal 2013 in poi??? mmmmmm .......
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siamo sicuri che sono omologati?
io ricordo che hanno l'omolgazione per le emissioni (e3 1159 5cerchiato) con il katalizzatore
io montavo sulla 03 gli special titanium non omologati 9cerchiato
Dal 1999 i motocicli sono entrati a far parte della normativa Europea Euro 1, pertanto i terminali di scarico devono avere marcatura CE.
Sul nostro terminale originale è inciso il numero 9 cerchiato che indica l'omologazione acustica. Se oltre al 9 cerchiato, vi è il numero 5 cerchiato, questo indica la presenza del catalizzatore nel terminale stesso. Questo è il primo dato importante per verificare se lo scarico aftermarket risponde realmente alla stessa omologazione cui appartiene l'originale.
Se lo scarico è omologato, deve essere corredato di certificato di omologazione che oltre a riportare i codici di marcatura, indichi anche il modello di moto e l'anno di produzione per i quali è omologato, inoltre deve riportare la normativa cui fa riferimento.
Tale normativa è indicata nel nostro libretto di circolazione alla voce (V.9) e in base all'anno di produzione reca una di queste varianti:
97/24/CE
2002/51/CE
97/24/CE rif. 2003/77/CE
2003/77/CE rif. 2002/51/CE
2005/30/CE
2006/120/CEI produttori di dispositivi aftermarket OMOLOGATI devono indicare nella stessa riga la prima e l'ultima normativa cui fa riferimento la loro omologazione.
Es. 97/24/CE * 2002/51/CE
Se nel nostro libretto alla voce (V.9) appare una normativa successiva, Es. 2003/77/CE tale omologazione non avrà alcun valore per il nostro mezzo. -
questo fa il suo sporco lavoro
in tandem con
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Oggi primo giro con zavorrina,le mie impressioni sono che anche in due,se il passeggero ti "segue" nelle curve,la moto è molto meno pesante di quello che può sembrare.Ho fatto solo 120km,tra cui traffico cittadino e tornanti di montagna,e la guida è stata facilissima,ovvio che non ho tirato il collo ad ogni marcia,ma nelle curve strette si è comportata egregiamente...
Ripeto, ultra soddisfatto dell'acquisto [emoji7][emoji7][emoji7]
Ma che meraviglia
vedo una prima foto della zavorrina consenziente ai vizi del marito e mi pare che sia pure soddisfatta dell'acquisto
:eusa_clap:
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AUGURI AUGURI AUGURI
Sergio, auguroni. Torna presto perché ci manca tanto uno scassapalle nella nostra compagnia di svitati...!
........ ma anche no
( )
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roma dove?
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WWWWWOOOOWWWWWWWWW
sono contento come fosse miaaaaa
che meraviglia
cari cari cari auguri dal profondo del cuore amico mio
:goodjob:
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GRANDE WALTERRRRR
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fantastico Presidente
ristorante LA DOLCE VITA
che scelta !!! e che tempismo !!!
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ciao a tutta la famiglia, ........... sylvie che vi manda tanti saluti.questo evento particolare debbo dire un grande grazie a sylvie che con tutto i problemi di salute che ha avuto operata il 6 marzo di un tumore al seno la prima volta e poi operata di nuovo il 7 aprile per la stessa cosa a tenuto a essere presente con me per questo evento che mi teneva a cuore, si e fatta in tutto 1791kms con me in moto.***** ragazzi se non e amore non ci capisco niente!!!!!grazie per tutto,a tutti, paolo sei stato un signore a accogliere tutta questa compagnia al tuo ristorante bellissimo ringrazia i tuoi per il lavoro che hanno fatto, non ho mangiato cosi bene. sei una belva........bravi un abbraccio con tanto amore da parte dei francesi,ma di cuore italiani.bises a vous tous.miguel e sylvie.
Ciao Miguel, ho avuto modo di dirti personalmente che Sylvie è una grande donna e che ti ama veramente
oggi aggiungo che ..... si vede che ha una marcia in più (anche rispetto alla tua moto ed alla mia che ne ha solo 6)
un abbraccio a te e soprattutto un abbraccio a Lei
ci vediamo presto
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Arrivato. Vento tanto vento sull'Aurelia.
Grazie a tutti dal più vecchio al più nuovo
Dal più lontano al più vicino
Dal più alto al più basso
Se avessi un Golden buzz lo userei per farvi arrivare tutti in finale
Mi scuso per non aver parlato con tutti (tra cui il simpaticone di zio Billy ad es.)
Un bravissimo a Paolo (che non sappiamo se è arrivato a casa)
L' anno prossimo organizziamo a Capannori
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e la gopro???
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Mancano all'appello Pinkopallo e Nigno
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Paolo Di Paolo per repubblica.it
''Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso". Forse basta una frase così a riconoscere Robert M. Pirsig, lo scrittore americano nato a Minneapolis e scomparso ieri, nel Maine, a ottantotto anni. È più facile ricordare il titolo del suo maggior successo editoriale, un autentico longseller - "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" (1974) - che il suo stesso nome.
Ma la fisionomia di Pirsig, scrittore-filosofo, è più trasparente nel meno conosciuto "Lila: indagine sulla morale" (1991). Scritto dopo un silenzio durato diciassette anni, è il libro in cui dà sostanza narrativa ai grandi interrogativi esistenziali. Lo spessore psichico dei personaggi è più decisivo della trama, che si riduce - su un piano concreto quanto su quello allegorico - in un viaggio: in questo caso, lungo il fiume Hudson verso l'Oceano. Nell'altro libro, quello a cui la fama di Pirsig è inchiodata, la traversata in motocicletta dal Minnesota alla California in compagnia del figlio Chris (morto nel '79 durante una rapina) c'è la stessa ossessione: la ricerca, o riconquista, dell'Io primitivo. La radice di sé, più inquieta e più oscura.
Mescolando princìpi di saggezza Zen, pagine di Platone, misticismo un po' generico, autobiografia e speculazione intellettuale, Pirsig riversa nel racconto una sorta di teoria metafisica (che, a posteriori, lui stesso definisce "della Qualità"). Rifiutato inizialmente da più di cento editori (almeno così Pirsig raccontò), Lo Zen divenne per almeno un paio di decenni un libro-feticcio, da milioni di copie e decine di traduzioni.
La storia personale dell'autore - accidentata, segnata da un'intelligenza precoce e problematica, e dall'esperienza, negli anni Sessanta, dell'elettroshock - si rivela progressivamente nelle pagine di "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta". La situazione più rassicurante e in apparenza serena - il viaggio di un padre e di un figlio - diventa il pretesto di uno scavo interiore dall'esito imprevedibile.
A conquistare valanghe di lettori a ogni latitudine, è il tono della narrazione: Pirsig è affabile, come uno zio appena tornato da luoghi impervi, un guru involontario, devoto alla natura, "into the wild". Sentenzioso il giusto, fornisce massime di vita ("Il viaggio: esperienza dell'altro, formazione interiore, divertimento e divagazione, in una parola, metafora della vita") e salda lo spirito "on the road", l'anima di hippy cresciuto (ma si schermiva se definito così) a un'intensità emotiva magnetica, da filosofo del quotidiano.
Le pagine più interessanti ed efficaci restano quelle in cui Pirsig si limita al racconto di viaggio: quando il resoconto dell'esplorazione si colora di stupore rinnovato a ogni tappa ("Ho visto questi acquitrini mille volte, eppure ogni volta mi sono nuovi"), quando registra le impressioni proprie e dei compagni di viaggio, quando - bevendo una birra sul lago Minnetonka - nota qualcosa - un dettaglio umano o del paesaggio - e lo ferma. Quando la "carcassa", il rottame, la vecchia e sgangherata motocicletta, diventa l'occasione di una scommessa pazza e generosa.
"Abbiamo incrociato un vento di sud-ovest, e la moto s'inclina sotto le raffiche, come di sua spontanea iniziativa, per controbilanciare il loro effetto". Ma subito dopo aggiunge: "Da un po' ho come la sensazione che ci sia qualcosa di strano in questa strada, un'apprensione indefinita, come se qualcuno ci sorvegliasse o ci seguisse". Ed è forse - anche se non lo dice - l'ombra scura da cui non si è mai liberato.
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Evvairoby!!!#
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dai le tue coordinate di appuntamento
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Alle 11:30 a Tarquinia da Ladispoli alle 11:15 significa 200 all'ora di media
La moto ce la farebbe tranquillamente ma io no son troppo vecchio
Facciamo 12:15?
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Walter sei il capo e basta !!!
Allora in merito, anche noi non faremo tardi.
da Ladispoli fino al ristorante c'è 1 ora e 40 che sommata alle 11:15 di partenza fanno all'incirca le 13:00
Pranzo max un'ora e mezza (larghissima per un primo o un secondo) si fanno le 14:30
ripartenza per Lucca e distanza da percorrere circa 220 kilometri fino a Lucca (in totale fanno altre 2 ore e mezza)
Si arriva alle 17-17:30 penso che si possa fare
non ti strassare Walter
TUTTI daremo una mano
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[SUD] info Basilicata
in Incontri & Giringiro SUD
Inviato
Walter o sei un grande o sei un pazzo
la vecchia SS18 è bella pesante
comunque ...
suggerimenti
da Scalea puoi salire verso Papasidero e fare un giro alla Grotta del Romito
http://www.papasidero.info/la-grotta-del-romito/
se guardi a lato verso il fiume Lao in località Tremoli vedi tutta la proprietà (inutile) di mamma
poi arriverei fino a Mormanno a saggiare i bucconotti
non mancherei Laino Castello - paese abbandonato -
mangerei a Rotonda
visiterei gli scavi di Metaponto
ecc. ecc.