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Stanno arrivando!

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Oggi è arrivato!!

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questi son fuori di testa.... (proposta di legge bocciata)


anti

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vedi l'ignoranza di chi legifera?

Come se i danni alla spina dorsale li causa la cilindrata della moto...

quaranta chilometri orari sono più che sufficenti!

Comunque già lo indosso, devo ancora convincermi per i pantaloni...

:smt006

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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Il grosso problema dell'attuale modo di ragionare (o meglio di *sragionare*) è che, sulla base di un falso concetto del *bene* comune, si impone a tutti il proprio modo di vivere. Tra poco qualcuno proporrà di stendersi a letto per evitare qualsiasi rischio! Esistono i cretini capaci di farsi del male con la semplice forchetta a tavola. Ora vogliono imporre un casco a tutti i ciclisti - anche alla signora Agnese che va ogni mattina con la sua vecchia Bianchi a trovare il marito al cimitero dopo la messa. Ma quando la finiranno di impicciarsi del modo di vivere altrui?

 

L'unico sacrosanto e valido obbligo dovrebbe essere quello di garantire alla comunità che le *cavolate* del singolo cretino non vadano sulle spese di tutti. Quindi la copertura assicurativa infortuni e semmai una RC famiglia (per chi dovesse mordere il prossimo).

 

Ma dove siamo arrivati? Siamo in mano ai speculatori e furbastri che stanno approfittando di questa ondata di *perbenismo* per insinuare i propri interessi e quelli dei propri amici. E vai con le ditte di produzione di giacche, di caschi, di armature e qualsiasi altra cosa.

 

Rispetto qualsiasi modo di pensare; qualsiasi modo di vivere. Purché lo facciano a casa loro. Se a me va di girare nudo in moto saranno stracavolacci miei? Se mi faccio del male vedo di avere una copertura medica personale così non vado in conto a nessuno - anzi, magari la famiglia ci guadagna con il premio caso morte ;-) in caso mi schiantassi in moto.

 

Ora arrivano anche i *benpensanti* che impongono il visto del garante della privacy per l'installazione delle telecamere di sorveglianza. Ma dove diamine siamo? In mano ai burocrati, passacarte parassiti che campano solo grazie a queste continue furbate documentali. Inventarsi sempre qualcosa di nuovo per impegnare qualche nuovo parassita della propria corte.

 

Non siamo tutti uguali e questa omologazione forzata, imporre uno standard comportamentale per obbligare la gente ad un determinato percorso di vita, è diventato insopportabile (anche da un punto di vista economico!!)

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quaranta chilometri orari sono più che sufficenti !
Vista la mia recente esperienza, posso dire che anche se fossi andato più piano :-" mi sarei fatto male lo stesso :!:

Nonostante tutte le protezioni possibili, se deve accadere accadrà. Questo w.e. un mio amico è scivolato al Mugello ed è rotolato su se stesso due-tre volte nella sabbia della via di fuga riportando la lussazione di entrambe le spalle :!:

 

Detto questo, l'abbigliamento tecnico è indispensabile per evitare danni maggiori

devo ancora convincermi per i pantaloni ...
se non avessi indossato i pantaloni adeguati, avrei mezza gamba dx abrasa dall'asfalto; la protezione in titanio del ginocchio è piegata verso l'interno dalla botta contro il gradino e senza di quella avrei il ginocchio spappolato.

 

L'unico sacrosanto e valido obbligo dovrebbe essere quello di garantire alla comunità che le *cavolate* del singolo cretino non vadano sulle spese di tutti. Quindi la copertura assicurativa infortuni e semmai una RC famiglia
Ho attivato la mia polizza infortuni conducente; spero abbia esito positivo, anche se prevede un risarcimento in proporzione al grado di invalidità permanente accertato che deve essere comunque superiore al 5 %. Rimane però il fatto che spesso le *cavolate* del singolo hanno ripercussioni anche su terzi senza colpa.
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se non avessi indossato i pantaloni adeguati, avrei mezza gamba dx abrasa dall'asfalto; la protezione in titanio del ginocchio è piegata verso l'interno dalla botta contro il gradino e senza di quella avrei il ginocchio spappolato.

 

sono convinto dell'utilità, come lo ero del paraschiena che ora indosso, sono meccanismi nella mia mente che spero si sblocchino a breve, sempre sperando di indossarli inutilmente (sgrat,sgrat)

 

Ho attivato la mia polizza infortuni conducente; spero abbia esito positivo, anche se prevede un risarcimento in proporzione al grado di invalidità permanente accertato che deve essere comunque superiore al 5 %. Rimane però il fatto che spesso le *cavolate* del singolo hanno ripercussioni anche su terzi senza colpa.

 

esatto, copre solo un danno permanente, dopo mesi dall'incidente ti fanno visitare da un perito e decidono, se con l'incidente di oggi raggiungi un 6% ti pagano un tot, se dopo qualche tempo ti capita ancora qualcosa (sgrat,sgrat), ti pagano solo dal 6% in su, per differenza; inoltre se vuoi fare visite specialistiche, od esami strumentali, supplementari non sei coperto. Fai quel che passa il SSN o paghi di tasca tua.

Parlando con il mio assicuratore, se proprio uno vuole, deve fare una polizza infortuni generica, cosicchè non conta come ti fai male, a piedi, con il monopattino od il deltaplano, loro risarciscono tutte le fatture, pagate, che presenti.

Io conosco persone con le polizze infortunio/malattia, visto che ci sono "sempre" degli scoperti e dei tetti massimi di spesa, fanno il più possibile con il SSN ed usano il privato "solo" nel caso ci siano file interminabili e non vogliono aspettare.

Quindi, ai fini del thread, cosa cambia? Lo stato ha imposto alla mia azienda, come tutte quelle del mio settore, di attivare una copertura integrativa per tutti i dipendenti. Si chiama Fondo Est. La polizza è stipulata con il Gruppo UniSalute della Unipol, ricetta medica alla mano e prenotazioni SOLO in strutture private convenzionate. Per una colonscopia il SSN mi faceva aspettare 8mesi, uno fa tempo a morire, con UniSalute 20gg e l'esame era fatto, a mio carico solo il ticket.

In molti casi abbiamo già un'interazione fra pubblico e privato, centri convenzionati, ma finchè ci sono i soliti sprechi, che non sono quelli che si fanno male (nessuno lo fa apposta) ma i falsi invalidi o gli scandali delle cliniche come il S.Rita, allora si che il SSN tracolla. :-(

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> Rimane però il fatto che spesso le *cavolate* del singolo hanno ripercussioni anche su terzi senza colpa.

 

L' RC è già obbligatoria e copre qualsiasi danno a terze persone. Il fatto che tu hai la tua ass. personale ti copre x event. diarie in ospedale e costi infermieristici; io ho fissato anche il rischio morte. Per quanto riguarda il ricovero *in generale* va considerato che la nostra bella quota (come imprenditori e ritengo anche come dipendenti) viene pagata già abbondantemente con l' INPS obbligatoria (e non si tratta SOLO della pensione ma paga anche le prestazioni previdenziali e assistenziali.). Questo è un fatto che spesso viene trascurato. Se si quantificasse questi importi devolvendoli ad un istituto di nostra scelta salterebbero fuori ben altri importi pensionistici e qualità dei servizi! Diciamo che io come te abbiamo coperture *addizionali*.

 

Le *cavolate involontarie* in moto sono una fatalità che può capitare con o senza armatura. Il fatto che qualcuno sia più portato di altri a farle dovrebbe suggerirgli di assicurarsi una copertura ausiliaria in modo da non trovarsi nella condizione di non essere in grado di risarcire al prossimo il danno causato dalla sua volontà. Ecco perché ritengo che il legislatore debba concentrarsi su questo punto. Ovvio che se parliamo di persone che *peccano* deliberatamente esiste già una corposa legislazione stradale che porta a farle allontanare ritirandogli la patente se necessario.

 

Ma che per colpa di qualche pilota motociclistico scvezzacollo tutti si debba pagare, è una delle solite comode decisioni all' italiana. Pierino ha fatto il cretino, punita tutta la classe! Questa storia dovrebbe finire. Ecco perché non sono d'accordo con le imposizioni di sicurezza a tutti senza distinzione. E dal momento che la gestione delle diverse capacità motociclistiche è impossibile, dare garanzia di copertura per qualsiasi danno causato a terzi è sicuramente la strada più coerente e logica.

 

Inventarsi continuamente modi di vivere *più sicuri* e comportamenti di vita *imposti* in modo generale è una cosa che serve semplicemente allo stato per risparmiare soldi e farne guadagnare agli amici e propri stipendiati. Qui stiamo parlando di come abbigliarsi in moto; coerentemente a questo topic ritengo che far mettere un'armatura a tutti non cambi assolutamente nulla per quanto riguarda i grandi incidenti. E no parlo certo solo in via teorica ma per esperienza personale diretta ed indiretta.

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Tornando in argomento: http://www.motonline.com/normative/arti ... ice=246303

 

Da http://www.motonline.com :

 

mer, 28 aprile 2010 - 12.04

Abbigliamento tecnico: ritirato l'emendamento

di Riccardo Matesic

Scampato l'obbligo di girare in scooter abbigliati come Rossi ai GP. Il problema della sicurezza passiva non va abbandonato ma affrontato con serietà e senso di responsabilità

 

L'emendamento 20.2 al Codice della Strada, riguardante l'obbligo di abbigliamento tecnico per circolare su moto e scooter, è stato definitivamente ritirato. Con esso sembra sparire anche la ventilata possibilità di imporre il solo uso obbligatorio del paraschiena.

Si chiude quindi una querelle di cui si era parlato tantissimo nell'ambiente motociclistico e che anche su motonline ha scatenato i commenti dei lettori tanto che il nostro articolo critico sull'iniziativa era in visione alla Commissione Trasporti della Camera.

Il problema non è che i motociclisti vogliono circolare senza proteggersi. Tutt'altro: basta guardare la media dei guidatori di mezzi a due ruote per rendersi conto che nella maggior parte dei casi si sono dotati di giacche specifiche e di guanti.

Il problema era in un provvedimento che obbligava anche chi voleva andarsene a spasso a 50 Km/h o a prendere il caffè al bar vicino, a vestirsi come Valentino Rossi sulla linea di partenza. Dimenticando poi di prescrivere anche l'obbligo di calzature tecniche. Quindi con il paradosso che si sarebbe potuto continuare a guidare con gli infradito!

Accantonata questa polemica sarà il caso che tutti noi, da quelli più motociclisticamente acculturati agli esponenti del mondo politico, capiamo che bisogna continuare a fare sensibilizzazione sul tema della sicurezza passiva e sulla responsabilità di adottare un abbigliamento adeguato all'utilizzo della moto. Perché il problema non è chi fa strada, magari poca, a bassa velocità, ma chi usa abitualmente un mezzo anche di ridotte prestazioni con un vecchio casco, pantaloncini corti, maglietta e sandali.

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  • 1 mese dopo...

Pare che queste siano le modifiche:

 

Il nuovo Codice della Strada è pronto al varo. La Commissione Trasporti della Camera ha licenziato un testo definitivo, che ora farà il giro per l'approvazione di altre commissioni e poi andrà al Senato per l'ultimo voto. Gli accordi prevedono che non arrivino ulteriori modifiche, dunque possiamo parlare di un testo che andrà in vigore prima della pausa estiva.

• La notifica delle multe per infrazioni al Codice della strada dovrà essere inviata entro 90 giorni. La precedente scrittura prevedeva 60 gg, la legge attuale ne fissa 150

• Revoca a vita della patente per chi per due volte causa incidenti mortali (omicidio colposo) guidando in stato d'ebbrezza

• La soglia per la rateazione delle multe è stata abbassata a 150 euro; la precedente scrittura prevedeva contravvenzioni dai 200 euro in su

• Multe molto più severe per chi guida ciclomotori (e minicar) truccati: da 389 a 1559 euro (era da 37 a 150 euro). E va ancora peggio a chi trucca i veicoli: da 779 a 3119 euro di multa (era da 74 a 299)

• Aumento di un terzo della sanzione per guida in stato d'ebbrezza se si viene pizzicati fra le 2 e le 6 del mattino

• Multa da 1769 a 7078 euro per chi circola con la patente sospesa e per chi, godendo del permesso giornaliero di tre ore per la guida, circola in orari diversi da quelli autorizzati

• Stop alla vendita di alcol nei locali dalle 3 alle 6 e dalle 24 alle 6 nei negozi dove gli alcolici sono venduti come merce da asporto. Divieto di vendita di alcol in autostrada fra le 2 e le 6 (la precedente scrittura fissava tale divieto fino alle 7)

• Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti deve emanare un decreto per dire agli enti locali come posizionare i velox e come usarli sulle strade extraurbane in loro concessione.

 

Sono saltate tutte le opzioni strane....

 

meno male.

 

:smt006

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