Vai al contenuto

Stanno arrivando!

image.thumb.jpeg.0322a9cc2dae21f6967353160932ae31.jpeg

 

Oggi è arrivato!!

image.thumb.jpeg.1b32cb67da03e04b13b80a7bf2e8bcab.jpeg

 

 

 

 

Prova Zero SR/F e SR/S, insieme in Italia!


MancioJrTR7

Messaggi raccomandati

Oggi, io e mio Papà abbiamo avuto il privilegio di provare il top del segmento sportivo della marca Zero. Zero Motorcycles è un produttore di moto elettriche californiano.

Per la prima volta insieme in Italia, la Zero SR/F e SR/S.

 

Questi due modelli rappresentano l'iterazione naked e carenata delle stesse specifiche tecniche.

Avendo assaggiato quello che possono offrire i propulsori Zero, con un breve test-ride del modello DSR effettuato l'anno scorso, siamo rimasti molto felici di poter

effettuare una vera e propria prova del "best of the best" che questa azienda produce.

 

Queste moto presentano un equipaggiamento da vere naked e sportive, proporzionato alla potenza offerta dal motore. Forcella Showa Big Piston e mono-ammortizzatore

sempre Showa,  entrambi regolabili, pneumatici Pirelli, freni anteriori con pompa radiale e dischi da 320mm.

 

Ovviamente il pezzo forte di questi mezzi è il motore elettrico che è in grado di sprigionare prestazioni da superbike. La potenza massima espressa in Kw è di 82 mentre

la coppia massima, attenzione, attenzione: 190Nm!

 

La potenza, letta tra queste righe, può non sbalordire ma queste moto vanno provate prima di essere giudicate.

La potenza e la coppia, essendo questo un motore elettrico, vengono consegnate dalla moto al pilota immediatamente al primo millimetro di rotazione della manopola destra.

Io qualche moto maxi-naked di 1000cc la ho guidata: ho avuto la possibilità di provare in pista una MT-10 e un Super-Duke 1290, quindi una vaga idea di quanto esplode

un motore termico di quelle cubature ce l'ho.

 

A mio modestissimo parere mi sento di dire che queste moto (Zero) offrono un' accelerazione superiore, almeno da 0 a 200 Km/h. Sono sicuro che in futuro qualcuno organizzerà qualche

drag-race tra questi modelli e le varie Ducati Panigale, Super-Duke 1290 ecc. ecc. come d'altronde è successo con le automobili Tesla e le varie supercar.

 

Abbiamo effettuato la prova su una strada leggendaria, la Cesana-Sestriere, casa di una crono-scalata automobilistica ogni estate da molti anni. Tra queste curve sia io che mio Papà ci sentiamo totalmente a nostro agio, in quanto percorsa da entrambi innumerevoli volte negli anni.

 

Visto il percorso ideale è stata una vera soddisfazione poter provare questi esemplari di moto particolari. Imperativo avere un buon asfalto per trasformare

fulmini e saette in velocità lineare. Altrettanto importante il manto stradale per esibirsi in pieghe a destra e sinistra andando a vedere fin dove queste moto possono spingersi.

 

I punti che vengono discussi da ogni motociclista quando si parla di veicoli elettrici sono in ordine: il peso, il rumore e la mancanza di frizione/marce.

 

Quando si guida il peso di queste moto è irrilevante, non viene percepito come un problema. La moto è piantata a terra e segue i comandi del pilota. Sia a basse velocità in città, che durante il ritmo battuto dal pilota tra una piega e l'altra, non si percepisce alcuna sensazione che non potrei percepire guidando una MT-10.

 

Il rumore: il rumore del motore a scoppio è molto belle ed aggiunge alla teatralità della guida, oltre che al benessere del pilota. Onestamente però quello che ci da il rumore, su queste moto è compensato da quello che ci da la rotazione della manopola destra. In più a volte si applica il detto del tanto fumo, niente arrosto.

Un difetto della mancanza di rumore e che c'è un conseguente aumento dell'uso del clacson per avvisare di vari sorpassi, automobilisti, ciclisti, pedoni ecc. ecc.

 

La mancanza della frizione/marce: se io acquisto una moto recente di un certo livello è molto probabile che essa sia equipaggiata di Quickshifter e Blipper. Se così fosse dovrei usare la frizione solo per partire. Rimane una mancanza di movimento del piede, su queste moto, che non trovo comunque un disagio.

 

Data l'opportunità avevo piacere di riportare le mie sensazioni qui con voi, vista anche l'occasione di avere entrambi i modelli insieme in Italia. (La SR/S è stata lanciata a Febbraio in Costa Azzurra).

 

La moto dei miei sogni rimane la MT-10, non voglio predicare le moto elettriche. Rimane il fatto che se avete la possibilità di provare questi modelli, fatelo e rimarrete a bocca aperta.

 

Le moto ci sono state fornite dal concessionario Motorgreen di Grugliasco (Via G.B. De La Salle 18).

 

Qui sotto qualche foto. Durante la prova era presente il fotografo, appena otterremmo le foto in azione pubblicherò anche quelle.

 

 

20200627_115103.jpg

 

 

IMG-20200627-WA0000.jpg

Modificato da MancioJrTR7
  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Ottima recensione, grazie per avere condiviso la vostra esperienza. Non avevo dubbi che anche le moto elettriche avessero un loro perché.

 

A questo punto mi chiedo se non sarebbe meglio avere il freno posteriore a leva sulla sinistra, al posto della frizione, oppure sdoppiato (pedale/mano) che è anche fattibile. Cosa ne pensi? Già in MotoGP i piloti che hanno "il freno a mano" sono numerosi, evidentemente il motivo c'é.

Link al commento
Condividi su altri siti

Grandi !
Mi piacerebbe molto provare una moto elettrica, in particolare mi incuriosisce la diversità della guida richiesta perchè le differenze - immagino - sono davvero importanti.
Oltre alle tre caratteristiche da te citate (peso, sound e frizione) aggiungerei un "dettaglio": la mancanza del cambio, che non è solo un movimento del piede ma secondo me un aspetto importante della guida della moto. Percorrere la stessa curva con la stessa velocità ma con marce diverse genera sensazioni e comportamenti diversi della moto.

Inoltre, la scalata delle marce durante la frenata, anche se ormai assistita da blipper e frizione antisaltellamento, rimane per me una goduria; lo è altettanto salire le marce in accelerazione, anche questo aiutato dal quickshifter.

 

Quanti km avete percorso e quanta autonomia dichiarano?

Link al commento
Condividi su altri siti

Gianni, io non ho mai provato il freno posteriore a pollice, o "stile scooter" su una moto. Personalmente il freno dietro lo uso molto durante la guida su strada

e mi trovo benissimo con la configurazione classica, perchè il mio piede destro ha raggiunto una sensibilità, per me, perfetta. Ci fosse la presenza di un freno a pollice, o al posto della frizione avrei sicuramente bisogno di lavorare sulla sensibilità prima di poter dare un parere.

 

Giuseppe ti prometto, e me ne potrai dare conferma quando avrai la possibilità di provarne una, che quelle moto si guidano come le nostre: si spinge sulle pedane, si spinge sul manubrio e ci si muove sulla sella. 

Leggendo quello che hai scritto sul cambiare le marce, mi sono reso conto di non aver fatto giustizia a quello che ciò comporta durante la guida delle nostre moto. Riflettendoci sopra, lo attribuisco al fatto che il progetto di questi modelli è così riuscito che durante nessun attimo della guida ho pensato di aver necessità di un cambio.

Ovvero percorsi 300m e a seguito di aver percepito la sensazione trasmessa da quella manopola destra ho immediatamente capito come avrei dovuto modularla durante tutto il percorso. 

Faccio un po fatica ad esprimere questo concetto forse. Un ulteriore "difetto" a cui ho pensato è che questo "freno motore", che presentano questi propulsori, necessità un po di abitudine perchè quando chiudi il "gas" la moto sì, rallenta ma non come un propulsore termico (appunto data la mancanza di marce). Allora su una strada che per anni ho percorso in un modo, con queste moto sono mi trovo ad approcciare una curva alla stessa velocità della mia ma costretto a frenare un po di piu con la leva destra.

 

Abbiamo percorso 50 km, solo curve. Di tante cose che ho chiesto ai ragazzi del concessionario, l'autonomia non è stata una di queste: ti rispondo avendo guardato sul sito web: 320 km per i modelli con allestimento premium. 

 

Spero di essermi espresso in una maniera comprensibile

Modificato da MancioJrTR7
Link al commento
Condividi su altri siti

Aggiungo due pensieri a seguito di quello scritto prima.

Quando siamo saliti su queste moto non ci aspettavamo il cambio tradizionale e di conseguenza per la concezione del progetto non ci è mancato.

Un altro pregio è l'ergonomia. Il triangolo manubrio-sella-pedane è davvero azzeccato, mantiene il pilota comodo e con un impostazione di guida sportiva. Le pedane poi sono belle alte, senza però essere scomode, così da permettere dei bei piegoni. In strada non ce alcun pericolo di grattarle.

Modificato da MancioJrTR7
Link al commento
Condividi su altri siti

Non so come sia nel caso delle zero, ma a livello tecnico si può avere il controllo completo del freno motore sui mezzi elettrici, basta che permettano di regolarlo tramite mappe o comando apposito.

Io sarei molto curioso di provare la Kymco SuperNex (se mai sarà messa in commercio) che ha il cambio tradizionale a 6 marce.

Link al commento
Condividi su altri siti

Questi due modelli hanno 4 mappe motore: Eco, Street, Sport ed un'ultima, di cui ora mi sfugge il nome, completamente personalizzabile dall'utente. E' quindi possibilissimo che ci sia la regolazione del freno motore. Non siamo scesi nelle specifiche delle personalizzazioni quando abbiamo preso le moto.

Link al commento
Condividi su altri siti

I problemi dell'elettrico è lo stesso che per le automobili. Autonomia, tempi di ricarica. Soprattutto tempi di ricarica e punti per farlo. Fino a che non faranno questo scalino i motori elettrici di gran lunga superiori sia come rendimento che manutenzione rimarranno fermi.

Inviato dal mio SM-J320FN utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

A proposito di tempi di ricarica, mi sono dimenticato di riportarli nel post originale.

La Zero SR/F e SR/S impiegano, in allestimento premium, 2 ore a ricaricarsi con la corrente di casa o 40 min alle colonnine dedicate.

In allestimento normale, 4 ore con la corrente di casa o circa un' ora alle colonnine dedicate.

Modificato da MancioJrTR7
Link al commento
Condividi su altri siti

Almeno la metà della gente in moto la usa per andare al bar o per fare tragitti brevi (sotto i 250km) per questi direi che il problema dell’autonomia è secondario
Il problema principale rimane il costo
Vero per gli scooter. Ma per le moto mi sembra che il mercato sia quasi tutto delle enduro stradali ( vedi gs) o crossover. Modelli non certo pensati per andare al bar o per fare poca strada.

Inviato dal mio SM-J320FN utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

Non so dalle tue zone, ma per lo meno qua il tipo di moto ha poca correlazione con l'utilizzo.

Andando in giro vedo un sacco di gente che con le turistiche ci fa di tutto tranne che quello.

Più che altro fa ridere che l'unico mezzo della zero che sembra essere incentrato sul turismo, ha meno autonomia dei 2 modelli sportivi di punta...

Modificato da Modelero
Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque io una moto elettrica la comprerei subito se avesse almeno 300 km di autonomia e un tempo di ricarica di cinque minuti. Il tempo di bere un caffè e via. Con i tempi di ricarica di adesso rischio di fermarmi al bar fino che sono ubriaco!

Inviato dal mio SM-J320FN utilizzando Tapatalk

  • Like 1
  • Haha 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Tempi così bassi dubito li vedremo mai, caricare una batteria da 14kWh come quella della zero in 5 minuti richiederebbe potenze non da poco (senza contare che alle batterie non farebbe bene e che dovrebbero essere raffreddate).

Più che altro mi piacerebbe vedere più spinta verso l’idrogeno che è una buona via di mezzo, ma purtroppo per ora anche sulle auto è fermo come mercato (costi troppo alti per celle a combustibile ed idrogeno)

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi ricordo di aver ascoltato un' intervista a Mate Rimac, fondatore dell'omonima Rimac Automobili ( casa automobilistica che, oltre ad avere la propria hypercar elettrica, fornisce le proprie batterie a Koenigsegg, Hyundai e diverse altre aziende dello stesso calibro), dove diceva che il prossimo step nella tecnologia delle batterie sarà la riduzione delle dimensioni, piuttosto che un ulteriore abbassamento dei tempi di ricarica.

Come dice Mattia è impossibile ottenere quei risultati, almeno ora.

Modificato da MancioJrTR7
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
×
×
  • Crea Nuovo...